Intervista all'Architetto Paolo Balzanelli di Arkispazio


Ristrutturare casa: la visione dell'architetto

Una buona agenzia immobiliare si affida a consulenti e professionisti per la fase sia di valutazione che di progettazione di immobili, sia residenziali che commerciali. Noi di Glorius Crew vogliamo distinguerci anche in questa fase, così delicata e importante, per accompagnare i nostri clienti che stanno vendendo o acquistando casa. La ristrutturazione infatti può aumentare esponenzialmente il valore di una casa e rendere molto più appetibile un acquisto. Oggi vi presentiamo uno degli architetti con cui collaboriamo, Paolo Balzanelli, fondatore di Arkispazio e progettista innovativo ed elegante.


D. Cosa si deve aspettare un cliente di G.C, se si affidasse al suo studio di architettura Arkispazio per il progetto ristrutturazione di un appartamento ? Quale è la vostra metodologia di lavoro?

“ Innanzitutto è fondamentale un confronto iniziale molto approfondito con il Committente per capire le sue esigenze, i desideri ed il budget a disposizione.Inizialmente l’architetto deve essere capace di ascoltare tanto e bene…Di pari passo si devono studiare le caratteristiche fisiche dello spazio a disposizione e le normative di riferimento. Questa fase analitica è la base sulla quale si impostano le proposte preliminari di progetto.Sono ipotesi che facciamo con una grandissima attenzione al taglio degli ambienti e al massimo sfruttamento possibile dello spazio.Da queste versioni iniziali si arriva all’ipotesi progettuale che sarà sviluppata e che deve garantire la massima valorizzazione dell’immobile..E’ un scelta fondamentale perché, cambiarla in corso d’opera, sarebbe un danno in termini di costi e di tempi. L’architetto ha quindi un ruolo ed una responsabilità di fondamentale importanza e non può permettersi errori.

Ovviamente il layout di progetto deve essere impreziosito con una scelta ottimale dei materiali che rivestono l’involucro edilizio e con l’individuazione di temi architettonici che si rinnovano di volta in volta. A prescindere da quali essi siano, è fondamentale saper svolgere questi temi con coerenza rispetto alle idee generali di progetto. Ad esempio, Io amo moltissimo lavorare sull’ampliamento visivo dello spazio e su come sottolinearlo con la luce naturale ed artificiale.


D. A proposito della luce artificiale, quali si e quali no a seconda delle stanze?

Generalmente è preferibile lavorare su corpi illuminanti più tecnici per ambienti come bagni e cucina ed anche il soggiorno e più decorativi per le camere. Però non è una regola ferrea.

Anche la temperatura di colore della luce potrebbe variare da ambiente ad ambiente; per la luce led, usiamo quasi sempre quelli a 2.700 k che sono tra i più caldi.

La cosa fondamentale è che il progetto illuminotecnico sappia esaltare le peculiarità del progetto architettonico. Ad esempio, per la ristrutturazione di un appartamento in Corso Italia a Milano, che abbiamo fatto per un vostro cliente, delle sottili luci a led a sviluppo lineare evidenziano le principali linee geometriche che hanno generato il progetto . Il risultato finale ha soddisfatto pienamente le aspettative. (guarda il progetto)


D. L’uso del colore è senz’altro un modo per dare un tocco finale al vostro lavoro. Scegliete dei colori di moda. oppure ottimali a seconda della tipologia della casa?

Devo dire che molto spesso, d’accordo con il Committente, usiamo il bianco. Il progetto cromatico, quando richiesto, non è altro che un modo ulteriore per mettere in evidenza delle caratteristiche del progetto che si vogliono rimarcare: una parete che fa da fondale ad una prospettiva di particolare importanza, un volume che prima non esisteva, e così via.. Mi piace meno, usare il colore su tutte le pareti di un ambiente in modo uniforme. Non credo nei colori di moda, nel dover per forza usare il “Pantone dell’anno” (nel 2020 sarà il “Classic blu”). Dirò una banalità, ma i colori devono essere belli e adatti al progetto, per cui pensati ogni volta ad hoc. Su quali siano i colori belli e quelli meno belli potremmo parlarne per ore…


D. Un ‘ultima domanda un pochettino più frivola sugli accessori. Come per la moda, quali sono i must have per una casa?

Domanda divertente: spaziando da accessori decorativi a quelli più tecnici direi: un vaso di vetro di Nude, delle candele di Molton Brown, una o più divertenti lampade a batterie ricaricabili, una cappa di aspirazione integrata nel piano cottura ad induzione e si vuole un po’ esagerare un televisore Bang&Olufsen Beovision Harmony!

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